Non molti sanno che abbiamo più di un cervello. Tutti sono coscienti di possedere un cervello, contenuto nella scatola cranica, sede di moltissime funzioni e processi, psichici, percettivi e organici. Una centrale operativa altamente complessa e in grado di processare migliaia di funzioni contemporaneamente.
Non è l’unico tuttavia, e nemmeno il più importante a quanto pare e la ricerca lo ha evidenziato ormai da anni, Gregg Braden e Bruce Lipton ne parlano estesamente nei loro convegni. Abbiamo un notevole numero di neuroni anche nell’intestino e soprattutto nel cuore! Esatto, proprio nel cuore! Il cervello del cuore, pare sia, addirittura, quello più potente ed importante, il coordinatore reale del nostro sistema mente-corpo. Il direttore d’orchestra che indica se siamo nella fisiologia dello stress o in quella “dell’amore”.
Lo hanno dimostrato constatando la secrezione di peptidi completamente diversi da parte del cuore stesso in relazione ai sentimenti che vive (ET-1, Endotelina 1, nel primo caso e A.N.P., peptide natriuretico atriale, nel secondo). Questo cervello cardiaco possiede circa 40.000 neuroni potentissimi che generano un campo elettromagnetico 10.000 volte più potente di quello del cervello. Ecco perché il cuore rappresenta il nostro “sole” come abbiamo voluto simboleggiare con il logo di Alchimie Quotidiane.
Quando questi due organi, i due cervelli, lavorano assieme, quello del cuore e quello della “mente operativa”, si genera una profonda armonia che rafforza anche il sistema immunitario, oltre alla percezione del proprio potere personale. All’interno di questa armonia interiore abbiamo la possibilità di accesso ad una creatività e ad una capacità di “problem solving” superiore al normale! E’ la condizione in cui tutto ciò che definiremmo “miracoloso” può avvenire, a partire dall’auto-guarigione alla longevità straordinaria.
La cosiddetta “resilienza” parte proprio dal cuore! L’allineamento cuore – “mente operativa” spegne tutta la neurochimica dello stress e rende più abili nel tollerare e facilitare i cambiamenti necessari per la persona.
Questo stato viene definito dagli studiosi “di coerenza” e se riusciamo a far entrare in funzione i famosi neuroni “specchio”, i neuroni dell’apprendimento e dell’empatia, quando siamo in tale condizione si possa accedere anche al cosiddetto “talento” e alla “genialità”, ovvero quelle abilità in cui si ha accesso ad un “campo informato” immensamente esteso in cui “tutto è possibile”. La nostra infinita potenzialità può esprimersi.
Ciò mi ricorda quello che usava insegnare Bruce Lee, conoscitore della filosofia del Tao e dello Zen, oltre che maestro di arti marziali, a proposito del combattere: “siate come l’acqua”, intendendo richiamare ad uno stato di “flusso” in cui armonia e potenza si fondevano, in cui la mente si espande e non ha “dubbi” né compie “ragionamenti” ma piuttosto si lascia attraversare da un “sentire” potente e percepito in tutto il corpo.
Tutti questi argomenti sono presenti nel mio primo libro “Gli oli essenziali… alla vita” (reperibile su Amazon. Per ulteriore approfondimento vi rimando alla sezione Libri del sito)
A questo punto non resta che impegnarsi nel cercare la calma, condizione fondamentale perché tale “coerenza” di funzionamento si inneschi.
Alcuni semplici ma efficaci passi per trovare la perfetta calma:
Il primo passo, fondamentale per condursi in questa direzione è: riprendere il controllo del respiro. Regolarizzarlo, assumerne il controllo e concentrarsi su esso. Il respiro è fonte di vita e benessere, ci porta ossigeno ed energia, molto più del cibo! Valorizziamolo, è oltretutto, un passo molto semplice. Forse proprio per tale ragione ci dimentichiamo facilmente di lui. Il nostro Ego tende a credere che le soluzioni “vere” debbano essere complesse, dispendiose, fuori dalla nostra portata. Niente di più falso. La semplicità è sempre garanzia di “verità”.
Il passo successivo è chiudere gli occhi. Favorire il rivolgimento dell’attenzione all’interno di noi. Imparare a sentire quello che il corpo con le sue percezioni ci comunica. L’inconscio ha sede nel nostro corpo e se vogliamo aprire un varco in esso non possiamo prescindere dall’ascolto del corpo. Il famoso “sesto senso” nasce proprio dalla “sintesi” di tutti i nostri sensi che si attiva quando portiamo la nostra attenzione solo ad essi. Perché ciò avvenga bisogna esercitarsi un po’ ogni giorno, all’inizio è più facile chiudendo gli occhi. Non è necessario doverlo fare sempre, soprattutto quando si è già abituati, tuttavia io consiglio di chiudere gli occhi soprattutto quando si è in condizioni di forte stress e non si ha ancora pratica con l’ascolto “interno”, l’ascolto del proprio mondo interiore, fatto di tutti inostri bisogni, istinti, impulsi e sentimenti.
Nella meditazione è importante chiudere gli occhi proprio per calmare la mente famelica di stimoli. Quando si impara a mantenere un atteggiamento “meditativo” interno, allora si può anche stare in presenza di stimoli sensoriali esterni senza farsi risucchiare da essi. Il fine ultimo è certamente questo, in realtà. Riuscire a mantenersi “nel mondo, ma non del mondo” come l’Antico Testamento insegna. Meditativi, centrati, coerenti, allineati anche nella tempesta. Essere sereni anche nella rabbia e nel dolore. Sembra un paradosso ma “l’illuminazione” è proprio questa.
Perdonare, lasciare andare l’attaccamento alle questioni “dell’Ego” che vuole emergere, avere ragione, riscuotere la compiacenza altrui, che si nutre di invidie, confronti, paure e senso di insufficienza e insoddisfazione. Questo materiale emotivo non ci serve affatto! Ci riempie di stress inutile e ci toglie energia. Devia l’attenzione dai nostri veri obbiettivi: amare la vita, in noi e negli altri.
Se avete un mantra “del perdono” usatelo, su tutto quello che vi infastidisce, al fine di “lasciarlo andare”.
Recitatelo con convinzione e volontà di volgervi al massimo bene per voi e chi avete attorno e funzionerà in modo veloce e potente.
Inalare uno o più oli essenziali. Implementare il nostro stato di calma in modo forte, significa cercare di dare al nostro sistema mente-corpo “un’informazione” in più rispetto al tipo e alla qualità di energia che vogliamo far circolare dentro di noi. Gli oli essenziali sono degli elevatori di “potenza” impareggiabili. Aumentare la potenza significa, aumentare le risorse, aumentare l’energia disponibile per la nostra vita. Gli oli essenziali danno ossigeno, anche in senso letterale, al nostro corpo e quindi anche alla nostra mente. Contengono un’informazione si dice “solarizzata” che proviene da una specifica pianta e quindi porterà con sé un messaggio di “luce” e di “protezione”. L’olio essenziale nasce per proteggere la pianta, è la sua essenza, gli dona vigore. Inalare un olio essenziale con determinate caratteristiche mentre ascoltiamo il nostro respiro e il nostro corpo ci consentirà di ancorarci profondamente dentro di noi. E in noi esiste sempre la risposta giusta al problema. A volte è un messaggio così semplice che tendiamo a non ritenerlo sufficiente. Invece è l’inizio di un cammino di riflessione che ci porterà poi, un passettino alla volta, con progressione e “calma” a capire e risolvere.
La nostra essenza di Calma nasce con l’intento profondo di condensare gli oli essenziali che la tradizione e l’esperienza insegnano essere i più potenti proprio in tale funzione. Lavanda, Arancio e Vetiver. Assieme creano una sinergia che si prefigge di portare nel nostro umore sensazioni di centratura, radicamento, calma e serenità.
Dott.ssa Monica Di Mauro